Sofia Crespo

La nostra esperienza ci permette di sapere che alcune cose sono blu e altre verdi. Alcune hanno una forma particolare e altre un certo odore. Le categorie vengono tradotte in parole e queste, a loro volta, formano frasi che ci permettono di leggere il mondo che ci circonda. Ma queste frasi sono spesso convenientemente fuorvianti.

Il termine “specie” comprende tutta una serie di parole che ci aiutano a classificare il mondo naturale. Possiamo distinguere una specie di farfalla da un’altra in modo molto dettagliato. Per le farfalle, però, forse le cose non sono così dettagliate; forse nel loro caso il concetto di risonanza descrive meglio la loro realtà: perché loro, come tutti gli altri esseri viventi, sono in costante mutazione e trasmutazione. Sempre in evoluzione, adattandosi, incrociandosi e sperimentando. Ciò che conta non è la loro definizione, ma il grado di risonanza tra loro per condividere spazio, risorse, protezione o per l’accoppiamento.

L’assenza di risonanza può significare una maggiore competizione per le risorse e una mancanza di opportunità di accoppiamento. È nella fluidità degli individui di ogni nuova generazione che risiede la splendida forza della farfalla: una miriade di toni risonanti che formano un paesaggio sonoro in continua evoluzione in un ambiente naturale ancora più vasto di vibrazioni trasmutative.