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Artista performativa e concettuale tra le più prolifiche, Marina Abramović ci offre una produzione artistica leggendaria, mitica, lirica e straordinaria nella sua chiarezza.
Impiegando la durata, il dolore, il pericolo, lo sfinimento e la partecipazione degli spettatori, l’arte performativa di Marina Abramović complica il rapporto tra arte e pubblico. L’artista ha collaborato con frequenza col suo partner, Ulay, in opere in cui i corpi di entrambi assurgono contemporaneamente a mezzo e messaggio.
Marina Abramović esplora i limiti fisici e le possibilità della mente. Inscena performance che mettono alla prova i suoi limiti fisici, mentali ed emotivi, spesso rischiando la vita in opere come Rhythm 0 (Ritmo 0). Per raggiungere questi estremi, Marina Abramović passa attraverso diversi stati mentali durante i suoi atti performativi, alla ricerca di una trasformazione emotiva e spirituale. Per Marina, lo spazio performativo è un riflesso del nostro mondo: tutto ciò che vi accade deve essere accettato in un continuo scambio di energia.
Attualmente, al Moco Museum di Amsterdam è possibile ammirare The Hero (L’eroe), una delle opere più profonde e personali di Marina Abramović.